Katsukawa Shunsho, Crisantemi,1780 c.a.

180,00

Autore: Katsukawa Shunsho (1726-1792)
Nishiki-e Silografia a colori
Titolo opera: Crisantemi, 1780 c.a.
Formato: Oban yoko-e (mm.300 x 225) c.a.
Editore: Adachi (presente in basso a sinistra il sigillo in rilievo)
Edizione: Periodo Showa (1950-1960c.a.)
Stupenda stampa con ottimi colori tenui, visibile l’effetto di karazuri, effetto di goffratura una caratteristica delle edizioni più lussuose. Impressa su carta del Giappone washi databile alla metà del XX secolo. In perfetto stato di conservazione. Con piccolo margine tutt’intorno oltre la linea marginale.

COD: QU-670
Descrizione

Descrizione

Questa bellissima stampa proviene da una preziosa collezione. Adachi è stato uno degli editori più rispettati del XX secolo. I loro blocchi di legno sono stati stampati secondo i più alti standard con colori eccellenti e dettagli fini. Fondata nel 1925 il gruppo Adachi ha scelto soggetti interessanti e vari per le loro stampe ed è stato l’unico editore di molte famose vecchie immagini ukiyo-e.
Nel tentativo di far rivivere e preservare l’arte tradizionale delle stampe giapponesi, hanno assunto i più abili artigiani e hanno usato carta e pigmenti vegetali fatti a mano.

Descrizione dell’opera:

Il decoro raffinato di questo surimono, cartolina augurale dai temi eccentrici, è un capolavoro di abilità artistica. I crisantemi sono pieni e dinamici nella composizione, tenui e magnifici nei colori.
Osservandoli ci si può rendere conto della maestria dell’artista, capace non solo di ritrarre dettagliatamente le due specie di crisantemi, ciascuna con le proprie caratteristiche peculiari, ma anche di dare a ogni esemplare una sorta di “personalità”, comunicata attraverso le forme dei fiori e, soprattutto, il dinamismo dei loro petali: aggrovigliati, spettinati, abbracciati gli uni agli altri, chiusi su loro stessi, slanciati verso l’esterno,  timidie e radiosi, ma sempre apparentemente in movimento.
In quest’opera il crisantemo bianco è stato realizzato imprimendo la stessa carta washi mediante la tecnica della goffratura.

Note:

Importato dalla Cina intorno all’VIII secolo, il crisantemo è da sempre interpretato come un
simbolo solare (il sole con i suoi raggi) e in oriente è associato alla longevità e all’immortalità. In Giappone è poi diventato un simbolo imperiale e nazionale, tanto che dal XII secolo il trono dell’imperatore si chiama proprio “Trono del crisantemo”.

Al fiore già in Cina erano attribuite virtù medicinali; in Giappone il kiku sake, vino di riso con petali di crisantemo, era considerato efficace nel prevenire i malanni e prolungare la vita.

Il crisantemo, kiku, ha goduto per secoli del suo status di emblema sul sigillo imperiale del Giappone: forse non sorprende che sia un simbolo folkloristico che ha trovato posto in molte feste stagionali e celebrato poesie e opere teatrali. Il fiore robusto e vistoso è ammirato per il suo spirito potente e la sua insolitamente lunga durata. Delle 13 classi della specie, la più sorprendente di tutte è sicuramente la forma ibrida kudamono kiku: altrimenti noto come crisantemo ragno (Chrysanthemum morifolium). In giapponese, il nome si traduce approssimativamente in “crisantemo oggetto tubolare”: una descrizione appropriata di questa curiosa varietà, i cui fiori a raggiera si dispiegano dal disco in sottili petali cilindrici con una delicata curvatura verso l’alto o un ricciolo all’estremità.