Hot

Katsushika Hokusai, Crisantemi e luna piena

180,00

Autore: Katsushika Hokusai (1760-1849)
Nishiki-e Silografia a colori
Titolo opera: Crisantemi in fiore e luna piena
Formato: Oban (mm.300 x 225) c.a.
Editore: Adachi (presente in basso a sinistra il sigillo in rilievo)
Edizione: Periodo Showa (1950-1960c.a.)
Superba stampa con ottimi colori brillanti, visibile l’effetto di karazuri, effetto di goffratura una caratteristica delle edizioni più lussuose. Impressa su carta del Giappone washi databile alla metà del XX secolo. In perfetto stato di conservazione. Con piccolo margine tutt’intorno oltre la linea marginale.

COD: QU-659
Descrizione

Descrizione

Questa bellissima stampa proviene da una preziosa collezione. Adachi è stato uno degli editori più rispettati del XX secolo. I loro blocchi di legno sono stati stampati secondo i più alti standard con colori eccellenti e dettagli fini. Fondata nel 1925 il gruppo Adachi ha scelto soggetti interessanti e vari per le loro stampe ed è stato l’unico editore di molte famose vecchie immagini ukiyo-e.

Nel tentativo di far rivivere e preservare l’arte tradizionale delle stampe giapponesi, hanno assunto i più abili artigiani e hanno usato carta e pigmenti vegetali fatti a mano.

Descrizione dell’opera:

Un fotogramma di cielo ha colto una scena superba alle prime ore serali.

Rami inondati di fiori e della luce di una grande, tonda, algida, luna: è il plenilunio del nono mese. L’attenzione al dettaglio non esclude il vivo senso del colore e dell’effetto d’insieme.

Questo meraviglioso decoro è stato circoscritto nello spazio di un ventaglio rigido (uchiwa), si trattava di un sottogenere dell’ukiyo-e denominato uchiwa-e. Queste immagini venivano ritagliate e poi applicate sul ventaglio.

Note:

I crisantemi erano, nella cultura tradizionale giapponese, considerati un fiore augurale perché, con i loro molti petali, ricordavano il sole con i suoi raggi. Per questo erano ritenuti un simbolo di energia e vitalità e la loro celebrazione durante la festa dei crisantemi, che si tiene ancora oggi in settembre, era volta a contrastare il calo dell’energia solare nella stagione fredda. Il crisantemo stilizzato a sedici petali è anche emblema della casa imperiale giapponese che derivava la sua legittimazione dalla divinità shintoista del sole Amaterasu. Al fiore già in Cina erano attribuite virtù medicinali; in Giappone il kiku sake, vino di riso con petali di crisantemo, era considerato efficace nel prevenire i malanni e prolungare la vita.

Il crisantemo nel mondo orientale, contrariamente a quanto accade in Occidente, rappresenta l’immortalità. Tanto da essere considerato il simbolo della casata imperiale (più propriamente, il crisantemo giallo). Legato alla forza e alla resistenza poiché nascendo in inverno, affronta le avversità del freddo.

I fiori sono fondamentali nella cultura giapponese perché rappresentano il legame con la natura. L’arte di arrangiare i fiori, creare composizioni, prende il nome di Ikebana. A differenza dei rigogliosi vasi di fiori occidentali, in Oriente si cerca di unire boccioli, foglie, rami per creare un’armonia tra linee e colori e ogni fiore ha un significato religioso.

Kunisada, Hokusai e Hiroshige hanno realizzato stampe policrome in ogni formato, piccolo e grande, con soggetti di animali, insetti, fiori, pesci, rendendolo un genere ricercato e autonomo dell’ukiyo-e.