Statua in bronzo raffigurante Buddha Amitābha in meditazione, proveniente Tibet

780,00

Statua di pregiata maifattura raffigurante  Buddha Amitābha in meditazione.
Materiale: bronzo con tracce di doratura e patina
Dimensioni: ca. cm 18 × h. 28
Provenienza: Tibet (area himalayana)
Datazione: metà XX secolo circa

 

 

 

Larghezza (cm)

18

Profondità ( cm )

15

Altezza ( cm )

25

Descrizione

Descrizione

Descrizione

La statua in bronzo raffigura una figura seduta in posizione meditativa, tipica dell’iconografia buddhista Mahāyāna.

L’opera, mostra una bellissima patina di sapore antico con sfumature verdi e bluastre dovute all’ossidazione del metallo. In alcune aree si osservano tracce di doratura originaria, visibili soprattutto sul volto e sul petto.

La figura è seduta nella posizione del loto (padmāsana), con le gambe incrociate e i piedi poggiati sulle cosce opposte, simbolo di stabilità, purezza e meditazione.

La base è ampia e decorata con motivi a petali di loto in rilievo disposti in più ordini, rappresentazione della purezza spirituale: come il loto che sorge dal fango senza macchiarsi, l’essere illuminato trascende il mondo materiale per raggiungere la liberazione.

La figura indossa una veste monastica elegantemente drappeggiata sulla spalla sinistra, lasciando la destra in parte scoperta. Le pieghe del tessuto, incise con grande cura, conferiscono realismo e senso di movimento.

Le mani sono posizionate nel grembo, con i palmi rivolti verso l’alto e le dita sovrapposte (Dhyāna Mudra), gesto di meditazione profonda e completa concentrazione spirituale.

Il volto, dal tratto sereno e benevolo, presenta occhi semi-chiusi in atteggiamento contemplativo, labbra lievemente sorridenti e guance arrotondate che trasmettono calma e compassione.

La figura porta una corona regale con ornamenti e piccole punte stilizzate sulla sommità, segno distintivo di un essere trascendente — un Buddha in forma gloriosa.

La nuca della statua mostra una modellazione morbida e ben raccordata al capo, con la superficie levigata e segni di lavorazione a mano. È ricoperta da una patina uniforme, su cui affiorano leggere tracce di pigmenti naturali. Si riconoscono velature blu ottenute con azzurrite o lapislazzuli, e residui di toni rossi caldi derivati da ocra o cinabro, applicati con leganti naturali come gomma arabica o resine vegetali. Questi pigmenti, secondo la tradizione himalayana e nepalese, conferiscono profondità cromatica e valore simbolico alla figura, unendo materia e spiritualità in una resa armoniosa.

La superficie mostra segni di usura, con zone più scure o levigate che rivelano una lunga storia devozionale.

Identificazione

Sulla base degli elementi iconografici la corona, la posizione del loto e le mani in Dhyāna Mudra, la figura rappresenta il Amitābha Buddha, il Buddha della Luce Infinita, simbolo di compassione e meditazione.
Nell’arte tibetana
e cinese , Amitābha è una delle cinque Dhyāni Buddha, raffigurato seduto in meditazione su un trono di loto, immerso nella contemplazione, e venerato come guida verso la “Terra Pura” (Sukhāvatī), regno di pace e illuminazione.

Simbolismo

  • Amitābha incarna la luce e la saggezza senza limiti, che dissolvono l’ignoranza e conducono gli esseri alla liberazione.

  • La posizione del loto rappresenta la purezza del corpo, della parola e della mente, nonché la perfezione spirituale.

  • Il Dhyāna Mudra (gesto della meditazione) simboleggia l’equilibrio interiore e l’unità tra saggezza e compassione.

  • La corona e gli ornamenti sottolineano la natura trascendente e gloriosa del Buddha cosmico.

  • Il trono di loto e le decorazioni della base richiamano la purezza originaria dell’illuminazione, fondamento dell’universo stesso.

  • La patina del bronzo, con le sue tonalità mutevoli, diventa metafora della trasformazione spirituale: dal metallo grezzo alla luce dorata della saggezza.

Contesto storico e culturale

L’opera si colloca nel contesto dell’arte buddhista himalayana o sino-tibetana.
La rappresentazione di Amitābha era particolarmente diffusa nei monasteri tibetani in cui questo Buddha è venerato come il salvatore che accoglie le anime nel suo regno di beatitudine.
La qualità
e il pregio della fusione, l’armonia delle proporzioni e la serenità del volto rivelano un artigianato altamente specializzato, destinato probabilmente alla devozione privata o monastica.